venerdì 8 settembre 2017

'Il Caffè' del giorno 08/09/2017

"Tra mancati incassi attuali e passati, errate previsioni e negligenze di oggi e di ieri ci troviamo cosi..."

martedì 5 settembre 2017

GENZANO – LO ‘SCANDALO’ DEL TEATRO LEVI, 32 ANNI D’ATTESA PER UNO ‘SCHELETRO’. PAPALIA (ANCORA LUI) INTERROGA, PEZZOTTI REPLICA: ‘E’ IN CONDIZIONI PESSIME’. ANCHE GLI INVESTITORI SE LA DANNO A GAMBE LEVATE

Il consigliere Fabio Papalia, l’assessore Pamela Pezzotti e lo sfondo del derelitto Teatro Levi

E’ arrivata ancora una volta da Fabio Papalia – consigliere comunale d’opposizione, eletto a capo delle tre civiche ‘Genzano Risorge’, ‘Genzano Libera’ e ‘Lista Barbaliscia’ – la richiesta di lumi circa i destini del (mai fu) Teatro Carlo Levi, che si accinge ad entrare di diritto nell’hit parade delle opere incompiute della (mal)politica italiana. Proprio Papalia, che nel 2013 riuscì a far interessare dello ‘scheletro’ di via Mazzini anche Gimmy Ghione, inviato di ‘Striscia La Notizia’, ha sollecitato nuovamente la Giunta comunale nel corso della seduta consiliare del 31 agosto, ricordando ai cittadini come l’opera, per la quale sono stati stanziati poco meno di 5 milioni di euro di soldi pubblici (a fronte di un finanziamento iniziale di 3 miliardi delle vecchie lire, ndr)  è sin qui costata tre volte più del previsto, senza che tuttavia sia mai stata resa fruibile, salvo la deprecabile inaugurazione che precedette le Comunali del 2011, quando la ‘bozza’ di teatro sul quale si stava levando il sipario non aveva davvero i crismi per ritenersi tale, ma ciononostante fu ‘teatro’  della passerella di esponenti politici locali e regionali. 
L’obiettivo, manco a dirlo, era quello di raccapezzare qualche voto in più, visto che quel giorno restò l’unico, nella storia trentennale del (mai fu) Teatro Levi (concepito nel lontano 1985, 32 anni fa), in cui si accesero i riflettori sul contenitore culturale antistante la zona del Cinema e dei Salesiani.  Ancora Papalia, nel luglio del 2016, ha sollecitato la neonata Giunta Lorenzon ad approfondire le opportunità scaturite da un Bando della Regione Lazio volto proprio alla ristrutturazione dei teatri comunali, che aveva l’obiettivo di rendere operativi quei Teatri abbandonati o non a norma. Un’opportunità che Genzano non avrà, come confermato nel corso della seduta consiliare di giovedì dall’assessora Pamela Pezzotti, che ha spento, suo malgrado, ogni speranza per chi vedeva ancora in via Mazzini la via della cultura genzanese.
 
“Nulla è cambiato rispetto allo scorso anno – ha ammesso a malincuore la Pezzotti -. Purtroppo la partecipazione al bando regionale non ha sortito effetti, perchè l’opera risulta ancora gravemente incompleta”. Proprio questo l’elemento che ha di fatto tagliato fuori Genzano dai finanziamenti per un Teatro che dall’inaugurazione farlocca del 2011 è finito per diventare meta pregiata per vandali e predoni (ripetuti, anche di recente, i sit-in per accaparrarsi il rame, quasi all’interno della struttura si riproducesse…). Nel suo intervento Pamela Pezzotti ha evidenziato la carenza nell’impiantistica e messo in risalto le gravi infiltrazioni, che hanno finito per danneggiare seriamente anche la pavimentazione in legno, nonchè le seggiole presenti, rendendo nel suo complesso pessima la situazione igienico sanitaria. Difficile possano aprirsi spiragli, almeno nell’immediato; spiragli che l’Amministrazione, come ammesso proprio dall’esponente della Giunta Lorenzon, ha provato a cercare in eventuali accordi di partneriato con chi poteva trovare appetibile investire nel completamento del teatro, riscontrandone però lo scemato interesse dovuto, tra le altre cose, alla carenza di parcheggi, che a detta degli eventuali investitori interpellati, renderebbe poco appetibile la struttura (tanto che tutti, una volta fatto il sopralluogo, se la sono data a gambe levate). 
Non si è perso d’animo, nella replica, il consigliere Papalia, che pur non mancando di riservare più di un rimbrotto agli amministratori del passato (“fa male sapere – ha dichiarato l’esponente di Fratelli d’Italia – che il diniego sia arrivato perchè il completamento della struttura fosse ancora in alto mare, nonostante i tanti soldi pubblici spesi dal centrosinistra…”) ha auspicato la ricerca di ulteriori soluzioni: “Par di capire che questo Comune non troverà più fondi dall’alto per completare il Teatro, ma non possiamo lasciare che una struttura del genere, che sarebbe cruciale nell’offerta culturale del territorio, sia lasciata nel completo degrado, in un’incuria imperante, in preda ai continui atti vandalici dei malintenzionati”. Propositi che la Giunta comunale, sempre per bocca dell’assessora Pezzotti, ha confermato essere parte integrante delle aspirazioni legate all’attuale consiliatura.
 
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